martedì 21 gennaio 2014

Mea Culpa


"La credenza che esistono esseri quali le streghe è parte cosi essenziale della Fede cattolica che il sostenere ostinatamente l'opinione opposta sa manifestamente di eresia."
Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, Malleus Maleficarum, 1487

 "In realtà non ci sono state streghe, ma i terribili effetti della credenza nelle streghe sono stati gli stessi che se le streghe fossero realmente esistite"
Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano II, 1879/80



 Ok, lo ammetto: anch'io ho ceduto alla tentazione di scrivere battutine più o meno becere sul caso della suora di Rieti che ha partorito un bimbo.
Però, pensandoci seriamente, mi chiedo se la giovane donna in questione, perché è una donna, questo non va mai dimenticato, si meriti un trattamento del genere. In fondo, lei non ha fatto proprio nulla di male: ha fatto sesso, che l'abbia fatto per piacere personale o per amore poco cambia. Ha tradito un voto, ma a noi che importa? Se la vedrà con Dio al massimo; ammesso che Dio, se esiste, sia così vendicativo da punire una donna che mette al mondo un figlio, per quanto frutto di un atto che i credenti considerano peccaminoso.
Ma soprattutto mi piace pensare che, se Dio esiste, visto che a quanto pare dovrebbe essere più perfetto ancora di Mary Poppins, metta fine a questa distinzione tra uomini e donne almeno nell'aldilà e cominci a punire le persone per quello che fanno e non per il loro genere. Perché diciamolo: di preti che vanno con le prostitute è pieno il mondo. Io vivo in un paesino in cui, diversi anni fa, un parroco si ammalò di AIDS perché era solito frequentare transessuali che mercificavano il loro corpo sulle strade. Eppure in quell'occasione nessun giornale, nessun programma tv, nessun rotocalco si è occupato della faccenda. La notizia non è nemmeno uscita dal paesello: già a 10 km di distanza nessuno sapeva nulla. A volte ho l'impressione di essermela sognata, se non fosse che ho chiesto conferma ai miei vicini di casa che hanno memoria del fattaccio.
Ora mi domando: perché una donna deve essere sbattuta in prima pagina, presa in giro e messa alla gogna e un uomo no? Perché i preti pedofili devono essere protetti dalla Chiesa, nascosti sotto il tappeto dell'omertà e una donna che ha fatto l'amore, che ha partorito un bimbo, che vuole fare la mamma deve subire questo pubblico ludibrio, questo atto di bullismo di massa?  
"Se la guardi e provi desiderio, perciostesso essa è una strega" così scriveva Umberto Eco ne "Il nome della rosa". 
La caccia alle streghe è sempre aperta, dunque. E si nasconde anche nelle battute più stupide; e nessuno di noi ne è immune. La donna, ancora, non è perdonabile se si macchia di un peccato così tremendo come quello di pensare di essere padrona del proprio corpo.
Lasciamola in pace, ora. Abbiamo fatto le nostre risatine, abbiamo già acceso i nostri piccoli roghi sulle bacheche di facebook. Adesso, se proprio dobbiamo accanirci, facciamolo su chi fa del male ai bambini, non su chi li partorisce. Facciamolo su chi ruba, su chi commette atti criminali, su chi discrimina e perseguita ed uccide. Non su chi cede ad una debolezza. E smettiamo di giudicare le donne, suore o meno, solo perché in possesso di una vagina che abbiamo la presuzione di sapere come, quando e perché debba essere usata.

domenica 19 gennaio 2014

Valérie e Julie: cosa non fare quando si ama un narcisista

Se potessi, consiglierei a Valérie Trierweiler ed a Julie Gayet, rispettivamente ex compagna (da poco ex) ed amante (da parecchio tempo) del Presidente francese Hollande, di guardarsi un film: "Gli infedeli". Magari potrebbero organizzare una di quelle serate tra donne, fatte di pigiama e calzettoni, di patatine e coca cola, di cioccolata e cuscini da abbracciare, in cui le donne si confidano e si consolano, raccontandosi a vicenda le loro peripezie amorose. Il film parla, appunto, di uomini infedeli e si divide in sette episodi, tanti quanti sono i registi che lo dirigono. Si vedono quindi tutti i tipi di infedeltà: chi lo fa per collezione, chi per evadere da rapporti di coppia ormai logori, chi per cercare conferme, chi per cercare evasioni estreme. Ma tutti, tutti, lo fanno perché amano soprattutto se stessi. Forse, Valérie e Julie, invece di essere nemiche tra loro, capirebbero di essere entrambe sulla stessa barca. Forse Valérie capirebbe quanto è stata ingenua e credere di poter cambiare un uomo, a credere di essere diversa, a credere in quella favoletta in cui molte donne credono: "Con me sarà diverso, io lo salverò, con quella di prima non andava perché non l'amava!". Già, perché lui, Monsier le Président, era già sposato con Ségolène Royal. Poi aveva conosciuto Valérie, che aveva portato via il marito alla povera Ségolène e, non contenta, si faceva beffe di lei su Twitter. 
Forse Julie, la bella attrice attuale amante del Presidente, dovrebbe riflettere su questa storia e chiedersi quanto tempo passerà prima che anche a lei tocchi la stessa sorte. Perché in Francia c'è un detto: l'amante che prende il posto della moglie, lascia il posto vuoto ad un'altra amante. 
Gli infedeli, mie care Velérie e Julie, sono dei narcisisti. E sapete cosa capita a donne che si innamorano dei narcisisti? Prima pensano di essere su una nuvola, pensano di vivere una passione fuori dal comune, pensano di essere speciali, pensano "ma io non potrò mai vivere una relazione stabile, serena ma anche noiosa come quella delle mie amiche". Poi però si trovano a dover ingoiare lacrime amare oppure, come è successo a Valérie, si trovano in ospedale per aver preso qualche pillola di troppo. 
Amare un narcisista traditore seriale si può, eccome se si può. Si può vivere in modo non noioso, bevendosi la vita a grossi sorsi, vivendo su una perenne montagna russa e rifiutando la vita di donne che scelgono le relazioni stabili e senza troppi scossoni. Basta essere consapevoli che uomini così vi guarderanno negli occhi per vedere il loro riflesso, non per guardare voi. Basta sapere che voi sarete importanti fino a quando rappresenterete l'evasione, il gioco, la passione; fino a quando non comincerete ad avere delle aspettative, a pensare di volere una famiglia stabile e ad imporre a questi narcisisiti di guardare oltre il loro riflesso. 
Questo Valérie lo ha capito tardi, forse Julie è sempre in tempo per capirlo: nonostante il posto vacante di moglie, se fossi in lei mi terrei stretto quello dell'amante. E se passasse un uomo interessante e interessato davvero a me, scapperei a gambe levate.