lunedì 8 ottobre 2012

Io sono la mancanza...

Ultimamente non ho molta voglia di scrivere. Sarà che, da un po', sento di non aver nulla di interessante da dire, sarà che non ho aspettative per il futuro, sarà che vivo alla giornata...
È come se tutto intorno a me fosse come ovattato, come se fossi anestetizzata. L'Estate appena trascorsa ogni tanto riaffiora con qualche immagine colorata che mi sveglia da questo specie di letargo umorale: un vestitino verde acqua, il cielo azzurro e le colline assolate della toscana, un mare trasparente e un tramonto, un casco rosa, il sole sulle balle di fieno, una panchina in un prato verde, un campo di girasoli.
Non pensavo che l'Estate sarebbe stata così. Piacevole. Quasi spensierata. Tutto sommato, l'aver imparato a non aspettarmi nulla mi aiuta a gustarmi le belle giornate, quando arrivano all'improvviso, in tutte le loro sfumature, a respirarmele a pieni polmoni e ad esserne soddisfatta.
Peccato che poi tutto torni ad essere sempre avvolto in questa specie di nebbia, e che le giornate senza colori mi sfuggano via dalle mani come sabbia.
Quando te ne vai da qualcuno o da qualcosa a cui tieni, non vedi l'ora di ritornare; ecco, io forse ho imparato a non avere qualcuno o qualcosa da cui tornare e quindi vado sempre e solo avanti. Ma, non avendo obiettivi, ciò che vedo davanti a me è solo un'immensa distesa bianca, il vuoto.

"...io sono la mancanza- la mancanza che sono- 
sono ciò da cui manco- sono tutta mancanza-
-e non c'è nostalgia- neppure lontananza -
essendo ciò che manca- adesso e sempre- io" 
(Mariangela Gualtieri, "La sostanza dove io manco")


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