lunedì 9 gennaio 2012

Ancora a proposito di cani...

Negli ultimi giorni, complice il fatto che un amico sta pensando di adottare un cane nordico, ho sentito spesso discorsi confusionari di gente che, pur non sapendone nulla, parla come se fosse la massima esperta nel settore, con toni perentori di chi ha una lunga esperienza in materia. Voglio quindi fare un po' di ordine. E voglio presentarvi Mei Li. Come dicevo l'altro giorno, Mei Li è una cagnetta di razza Chow Chow che vive con noi da quasi sei anni.
Il nome, per chi se lo chiedesse, è cinese e significa "bellezza". Come tutti saprete, il Chow Chow è una razza cinese proveniente da un'evoluzione durata migliaia di anni; probabilemnte i suoi antenati furono portati in Cina dagli invasori barbari del XI secolo a.C. ed usati come cani da guardia, da caccia e da slitta. Il Chow appartiene alla famiglia degli Spitz, quinto gruppo della classificazione ufficiale FCI delle razze canine, insieme ai cani di "tipo primitivo". Il che vuol dire che sono considerati i più antichi e i più puri fra le razze canine. Appartengono alla stessa famiglia tutti i cani nordici come l'Alaskan Malamute e il Siberian Husky, ma anche il Volpino italiano e il Volpino di Pomerania (avete presente Boo, il famoso cagnolino che ha quasi tre milioni di amici su Facebook?), l'Akita Inu (giapponese, che tutti ora conoscono dopo il film con Richard Gere "Hachiko") e il Samoiedo, per citare le razze più conosciute. Ebbene, sembrerebbe che il Cane Palustris, avo di tutti i cani nordici appartenenti alla famiglia degli Spitz, sia anche avo del Chow Chow. E coi cani nordici il Chow ha in comune non solo le caratteristiche di base che accumuna tutti gli spitz (orecchie a punta, muso triangolare e coda arricciata sulla schiena), ma anche il carattere di fondo, la forza (era usato anche per il traino, infatti) e la resistenza a temperature rigidissime.
Fin qui, i cenni storici e "tecnici" per fare un po' di ordine. Ora cominciamo a smontare le stupidate che si sentono dire in giro su queste razze.
La prima e più comune è che questi cani non si adattino alle nostre temperature, essendo abituati a tempertaure molto più rigide. "Poverini, soffrono così tanto il caldo!". Ebbene, mettiamo in chiaro una cosa: i cani si adattano, sempre. Provate a guardare la foto di uno di questi cani che vive in paesi dove le temperature sono rigidissime e confrontatela con una foto di uno che vive in Italia: la prima cosa che noterete è la differenza nel pelo. Quelli che vivono sulla neve sviluppano una peluria molto più folta e lunga, quelli che vivono qua no. Di fatto, a volte dobbiamo costringere la mia Mei Li a stare fuori, in inverno, perché ha freddo e starebbe sempre in casa, al calduccio sul cuscino. Il suo pelo, infatti, adattandosi alle temperature miti, non diventa mai troppo folto e lungo e lei, appena c'è un raggio di sole, si mette a pancia in su, crogiolandosi. In estate non esce nelle ore più calde (ma non credo che terreste al sole di mezzogiorno il vostro cane, in estate, qualunque sia la sua razza) e cerca angolini freschi, ma non mostra mai sofferenza ed è sempre contenta di fare la sua passeggiata. Quando torna, poi, beve tanto con quella sua linguona blu (tipica caratteristica di questa razza) e dopo 10 minuti sarebbe pronta a ripartire.
La seconda cosa che si sente dire su questi cani riguarda il carattere: sono intrattabili, sono testardi, sono cattivi, sono stupidi. E qui si potrebbe scrivere un piccolo trattatello. Sintetizzando, il carattere di queste razze è molto particolare ed è adatto a padroni che sappiano tenergli testa. Sono cani riservati, dignitosi, poco inclini alle smancerie, se li chiamate non è detto che si alzino per correre da voi (e comunque, anche se si alzano, vi verranno incontro con molto calma e prendendosi tutto il tempo necessario, facendovi notare che lo fanno solo per ubbidienza). Hanno una loro opinione e, se non ritengono giusto l'ordine del padrone, sono capaci di scalvarcarlo nelle decisioni e discuterne l'autorità. Il Chow poi è il più ostico: lui di padrone ne ha uno solo e avanza, tutti gli altri membri della famiglia sono gentilmente pregati di non rompergli le scatole più di tanto e hanno il permesso di accarezzarlo e dargli da mangiare, a patto che poi si facciano i cavoli loro. Ovviamente, chi vuole un cane che stia in braccio dalla mattina alla sera e che sia espansivo e passionale, non deve pensare di prendersi un cane nordico o un Chow. Questo tipo di cane è adatto a padroni dalla forte personalità, che sappiano coccolarlo ma non viziarlo, che sappiano educarlo e tenere testa alle sfide continue che il cane propone loro. In quel modo, fra padrone e cane si instaura un legame talmente forte che assomiglia quasi alla simbiosi. Nel mio caso, è stato mio padre che ha instaurato quel tipo di rapporto con Mei Li. E adesso lei, se lui le ordinasse di gettarsi nel fuoco, lo farebbe. Quel che si sente dire spesso è che questi cani sono "odiosi e testardi", mentre in realtà sono solo intelligenti e dignitosi, capaci di avere opinioni proprie, e anche se  stanno in disparte a sonnechiare sono sempre vigili e attenti e pronti ad alzare la testa appena sentono che si parla di loro.
Potrei continuare all'infinito a parlare di questi cani strordinari, ma l'unica cosa che mi sento di dire è che, dopo aver avuto a che fare con questo tipo di cani, non si può pensare di aver a che fare con altre razze. Proprio perché hanno un carattere così particolare, e proprio perché si deve faticare un po' per arrivare ad ottenere il massimo, questi cagnoloni bellissimi sono anche quelli che danno le soddisfazioni più grosse. Come sempre, tutte le cose raggiunte con impegno e fatica, ripagano più delle altre.

                                                       Mei Li, 6 anni

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