giovedì 7 novembre 2013

Cenerentola in "C"

"Cenerentola, cinerei capelli, costantemente cucinava, cuciva camicie candide. Cameriera costretta, calpestata, calunniata, coabitava con cattive compagnie. Criduele Circe, caine civette costringevano continuamente Cenerentola coprirsi con contadinesche camiciole, ciabatte cenciose, cenci cinerini.
Corigianesco Ciambellano comunicò, con cartapecora ceralaccata, carnevalesca cerimonia con cui cercar casta coniuge che conquistasse cuore Ceruleo Cavalier,
Che confusione!
Circe con consanguinee carognette cercarono collane chic, coacervarono cianfrusaglie, cincinnarono chiome con caparbietà; comandarono costantemente: "Cenerentola, cuci! Cenerentola, corri! Cenerentola, cerca!", che conciliante celermente cooperò. Concludendo cicalarono: "Corriamo, corriamo! Chissà chi Cavalier conquisterà!"
Cenerentola, coricatasi contiguo camino, col cuore contrito confidò che cotanta cattiveria cessasse. Commossa, chiaroveggente celestina comparve. Con compassionevole carità, consolandola, cambiò cineree ciarpe con corsetto celestiale, candido chiffon, calzari cristallini. Convertì cucurbitacea con carrozza, cavalli, cocchiere, così chiacchierando: "Corri! Cerimonia cominciata! Cavalier Ceruleo conquisterai!". Concluse: "Controllerai continuamente clessidra, ché cambiando calendario chimera cesserà, convertendo cocchio, cavalli, cocchiere con cenci, ciabatte, cenere".
Cenerendola, con carrozza che correva conducendola castello, cantò contenta.
Cosiffatta colomba candida, così celata, calamitò consensi, catturando cortigianeschi complimenti. Ceruleo Cavalier, cardiopalma colpito, corteggiò colei che cenere conosceva con carinerie, carezze, caramellose cerimonie. Cenarono con crème caramel, crema chantilly, ciliege, champagne.
Così Cenerentola conquistò con candore costese Cavaliere, contraccambiandolo. Clessidra corse. Campane comunicarono che calendario cambiava. Cenerentola, congedandosi celermente, caracollò capottandosi. Con cotale capitombolo, calzatura cristallina cadde. Costernato, Cavalier colse cotal candido calzare. Claudicante Cenerentola corse.
Chimera cessò: cocchio, cocchiere, chiffon cambiarono colore, convertendosi con cenci cinerei, consueta circostanza.
Cavalier, cercandola confuso, comandò: "Convolerò con colei che calzerà cristallin calzare!"
Così, chiunque carpabiamente cercò calzare cristallina calzatura, comprese caine carognette che costringevano Cenerentola come cameriera. "Combacerà!" cianciarono. Chimerica convinzione!
Così Cenerentola chiese candidamente: "Codesta candida calzatura chiederei calzare...". Cavalier consentì. Calzatura combaciò, coincidendo con calcagno.
Cerulero Cavalier convolò con Cenerentola, coronadola.
Così convissero costantemente contenti.

Conclusione."


Se non avete mai partecipato ad un laboratorio di scrittura, fatelo immediatamente. Non solo per imparare a scrivere correttamente in italiano (anche se già per questo motivo sarebbe da imporlo per legge a tutti), ma anche perché è divertente da matti.
Io, che ho dovuto frequentarlo all'Università, essendo una di quelle studentesse tutte cuore che dopo il liceo scelsero l'inutile Facoltà di Lettere, l'ho amato alla follia. Non per vantarmi, ok sì, anche un po' per vantarmi, ma lo ricordo come uno dei corsi più appaganti: un trenta e lode con tanto di commento del professore, che mi disse: "Spero di averti insegnato qualcosa, perché onestamente non avevi quasi nulla da imparare".
Vabbè, rievocazioni sbrodolanti di vanità a parte, quello che ho trascritto adesso è un esercizio che dovetti fare: scrivere una favola a scelta, usando tutte le parole che inziavano con la C. Nessuna eccezione, anche le congiunzioni dovevano essere con la C. Un simpatico esercizio che stimolava la creatività, spingeva all'uso corretto dei sinonimi, dei termini di non comune utilizzo e della punteggiatura.
Credo che costantemente continuerò con cotale compito cambiando forse fonema fondamentale, facendo frasi formidabili, favole fantastiche, frivole fesserie...
ok, smetto! :D

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