domenica 19 agosto 2012

Ed è malinconoia...

Caldissima domenica d'Agosto: Lucifero, il terribile anticiclone africano che sta attraversando l'Italia in questi giorni, rende impossibile anche solo pensare di uscire di casa e allontanarsi da ventilatori e condizionatori. Scartata anche l'idea di andare al mare (meglio uscire la sera in questi giorni), mi ritrovo a casa da sola a cercare di combattere la noia. La mia peggior nemica. Cercando di combatterla mi sono spesso ritrovata in situazioni non proprio piacevoli. Se invece lascio che prenda il sopravvento, riesce in poco tempo a scatenarmi il malumore e con esso brutti pensieri. Ma proprio bruti bruttissimi!
Passo il tempo maledicendo coloro che sono in vacanza, perché vorrei essere al loro posto. Poi leggo qualcosa, dormo, ascolto musica, accendo la tv, la spengo, apro un giornale, chiamo un'amica... sono un'anima in pena.
In tutto questo niente che ho da fare (mi fa caldo perfino guardare le nuove collezioni invernali di vestiti, scarpe e borse), il malumore sta guadagnando terreno, lo sento. In poco tempo la lacrime pungono gli occhi e il nodo alla gola si fa ingestibile.
Piangere senza un motivo apparente: sarà la sindrome premestruale, sarà che vorrei essere in qualunque altro posto tranne che qui, sarà che ieri è stata una buona giornata e oggi, per controbilanciare, deve essere una giornata depressa, sarà che mi sento sola anche se non lo sono, sarà che alla fine siamo tutti soli di fronte al male di vivere, sarà che il male di vivere, maledetto lui, non se ne va mai, sarà che mi faccio troppe domande, sarà che le risposte mi fanno paura, sarà che non riesco a perdonarmi per certi errori commessi in passato, sarà che è vero, e ne ho le prove, che certi treni non ripassano più, sarà che, se avessi dato retta a quella vocina della ragione, adesso non sarei qui, sarà che sono sempre stata una che non dà retta alla vocina della ragione...
Sarà che chiudere i sogni in un cassetto non basta.
Sarà che devo cominciare a farne di nuovi e fa troppo caldo anche per quello.
Sarà che sono stanca di sentirmi ripetere che sono fortunata, perché ho gente che mi vuole bene, gente che mi ama, gente disposta a salvarmi, gente disposta ad atti eroici per farmi stare meglio.
Sarà che non ho bisogno di atti eroici.




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