sabato 3 marzo 2012

"...Nothing to win and nothing left to lose..."

"Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso"
Chuck Palahniuk, "Soffocare"

Io l'ho provato e so cosa vuol dire. So cosa si prova a provare dolore per la presenza di qualcuno e sentire che la sua presenza è anche la cura a quello stesso dolore.
È una cosa che ti devasta, ti impedisce di pensare con lucidità, ti toglie il respiro e le coordinate per orientarti nella vita. Sei come un sordocieco in un labirinto. Non capisci più cosa è giusto e cosa è sbagliato, non sai più dare valore alle cose. L'unica cosa che ti interessa è non stare male, ma per non stare male sei costretto ogni volta a tornare dalla persona che è anche la causa delle tue sofferenze, sprofondando sempre di più e alzando di un po' il gradino che ti porterebbe alla risalita. Finché un giorno ti accorgi che quel gradino è diventato un pozzo profondissimo e che non ne uscirai mai se qualcuno dall'alto non ti getta una corda. E anche in quel caso è difficile.
Chi sia partito per primo non conta, conta solo che a un certo punto il cammino diventa comune, gli sbagli diventano gli stessi, le accuse reciproche anche.Questo tipo di dipendenza è sempre reciproca: entrambi avete il bisogno di essere desiderati e di desiderare, di essere indispensabili e di trovare indispensabile l'altro. È una sete che non si placa mai e più riempite il bicchiere più avete sete.
Non so dire perché, che cos'è che ti spinge a vedere quella persona diversa da ogni altra. Cos'è che spinge quella persona a cercarti di continuo, anche se ti rendi conto che a volte fai di tutto per allontanarla, arrivando perfino a tirare fuori la parte peggiore di te. Perché a un certo punto cominci a sperare, e insieme temi, che sia lei a dire basta. E quando uno dei due finalmente ci riesce, la voragine che entrambi sentite dentro è qualcosa di indescrivibile. Niente da vincere e niente da perdere: solo il vuoto.

Che sia questo, l'amore?
Se è questo, non voglio amare mai più.

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