sabato 30 giugno 2012

Altro giro, altra corsa!

"Decisione numero uno: ovviamente perdere dieci chili. Numero due: mettere sempre a lavare le mutande della sera prima. Ugualmente importante: trovare un ragazzo dolce e carino con cui uscire, evitando di provare attrazioni romantico-morbose per nessuno dei seguenti soggetti: alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti. E soprattutto: non fantasticare su una particolare persona che incarna tutti questi aspetti"
 da "Il diario di Bridget Jones"

Ho visto questo film giusto qualche sera fa, durante una tranquilla serata casalinga dedicata alla cura delle unghie e della pelle.
Come sempre, è stato spassoso guardare le avventure della povera trentatreenne Bridget, perennemente in cerca del vero amore.
Ma voi, e qui mi rivolgo al pubblico femminile, per chi tifate durante il film? Per il buono, onesto, burbero e integerrimo Mark Darcy, o per quel bastardo, stronzo, fedifrago, pervertito di Daniel Cleaver?
So che la risposta "giusta" dovrebbe essere Mark: avvocato, serio, affidabile (sbadiglio!), onesto, sincero, rispettoso (ari-sbadiglio!). Sì va bene, ok, tutto quello che volete... ma non vi ha mai dato l'impressione che la cara Bridget si sia "accontentata" di Mark? Che, raggiunti i 33 anni, si sia resa conto che non si può pretendere la passione travolgente per sempre e che bisogna imparare ad amare qualcuno che ci accetta così come siamo? (sbadiglio all'ennesima potenza!).
Io, manco a dirlo, tifo sempre per Daniel. Prendete ad esempio la scena in cui lui e Bridget sono fuori per il weekend e nello stesso hotel incontrano Mark con la sua collega, che sono lì per lavoro: da una parte si vedono Bridget e Daniel che se la spassano e ridono come matti, dall'altra il compassato Mark che scuote la testa con disapprovazione. Eccheppalle!
Vabbè, direte voi, però poi Daniel la tradisce e la fa soffrire, mentre Mark si rivela un cavaliere senza macchia che, nel secondo film, la salva addirittura dalla prigione.
See, ok, ve lo concedo: nel secondo film Mark guardagna qualche punto. Ma la noia rimane. Così come rimane quella sensazione che Mark sia un ripiego: non potendo avere quell'alcolizzato, maniaco del lavoro, pervetito, guardone e spassosissimo Daniel, Bridget si accontenta di Mark che la ama senza particolari slanci, ma almeno è sincero ed equilibrato.
Diciamoci la verità: nella realtà fra i due non ci sarebbe storia. Non ho la presunzione di parlare per tutte le donne a questo mondo, ma credo di poter affermare che un buon 85% sceglierebbe un tipo alla Daniel (e il restante 15% non vuole ammetterlo).
Ci hanno insegnato che "non si fa", che bisogna sognare il vero amore e il principe azzurro, che la donna non si deve divertire MAI, che il massimo che può prentendere sono la serenità e la tranquillità, ma guai al Cielo se si diverte!
È ovvio che, quando per divertirti scegli un compagno di giochi un po' spericolato, insieme al divertimento sale anche il rischio di farsi male. Tuttavia, questa vi sembra una buona ragione per non farlo?
Bè, quando, dopo la scena madre di tutto il film, quella dove Daniel e Mark fanno a botte per Bridget e Daniel, con quella sua faccia da schiaffi le dice che la ama e che vuol tornare da lei, io penso sempre che lei si faccia una violenza a non cedere. E mi sale sempre un filo d'angoscia nell'accorgermi che Bridget, all'età di 33 anni (la MIA età di adesso), si rende conto che il tempo dei giochi è finito, così come sono finiti i sogni ad occhi aperti, le emozioni forti, i momenti in cui ti manca il respiro ed è giunto il momento di "mettere la testa a posto" e di smettere di voler fare giri sulle montagne russe, scegliendo una ben più tranquiila e rassicurante giostra di cavalli.
Bè... per quel che mi riguarda, voglio farmi ancora qualche giro sulle montagne russe!

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