mercoledì 2 maggio 2012

Fine pena mai.

Ci sono giorni in cui tutto mi sembra impossibile da superare. Oggi è uno di questi. Sarà che non mi sento bene e che mi è presa una vera a propria crisi isterica perché ho il diabete, questa maledetta malattia che non ti dà scampo: quando credi di stare meglio, lei ti ricorda che è lì e sta lavorando nell'ombra. Inutile ignorarla, tanto lei è più forte. Inutile far finta che non ci sia, lasciarla inascoltata, girare la testa dall'altra parte: prima o poi succede sempre qualcosa che ti costringe a guardarla in faccia.
La sete è una delle cose che meno sopporto. Quando la glicemia si alza troppo inizi a sentire la bocca impastata, la gola in fiamme e cominci a bere senza dissetarti mai davvero. È una tortura. In realtà il diabete mi dà tantissimi altri problemi ben più gravi, ma la sete è la cosa più fastidiosa per me. Sopporto le infezioni, sopporto l'astenia, sopporto perfino la cattiva circolazione o la vista che si appanna, ma la sete, quella no.
Quando mi prendono le crisi, poi, non tollero che tutto il mondo intorno a me sembri dipendere dallo zucchero: vai a casa di un amico e ti tocca dire di no a un succo di frutta, entri in un bar e non c'è il dolcificante, guardi una trasmissione di cucina e ti rendi conto quanti piatti a te sarebbero preclusi perché ormai lo zucchero lo mettono anche nella preparazione della caponata.
Inutile poi dire che non sopporto le battute che vengono fatte sul diabete: "mamma mia come sei sdolcinato, ora mi viene il diabete!" "il diabete viene se mangi troppi dolci!" "Hai il diabete? bé, che sarà mai, basta evitare di mangiare la nutella".
La cosa che davvero manca a chi è malato di diabete e che rende questa malattia per molti davvero insopportabile è la speranza. La speranza di guarire o di migliorare. Quelle due parole, "per sempre", sono un macigno sul cuore difficile da sopportare. Sarai per sempre costretto a fare i conti con questa malattia e con tutte le complicanze che ti porterà, sarai per sempre costretto a sentirti solo, non compreso, ed a sapere che ogni sgarro lo pagherai carissimo. Sarai per sempre costretto a bucarti la pelle ogni giorno ed a vivere con la consapevolezza che potresti svegliarti una mattina con una nuova complicanza. Sai che, per sempre, la tua vita sarà fatta di rinunce.
Ci sono giorni in cui non accetto di essere malata. Oggi è uno di questi.

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