martedì 1 maggio 2012

Porno prêt-à-porter

Ieri sera guardavo alla tv quella magnifica trasmissione che è "Stracult" (su Raidue, ogni lunedì dalle 23,30 in poi) e a fine serata, quindi ad un orario vietatissimo ai minori, l'argomento che è stato affrontato è stato quello della pornografia. Pensavo di sapere, più o meno, quasi tutto. Invece ho scoperto che esistono diverse scuole di pensiero, tant'è vero che a un certo punto della serata non capivo più se stavo assistendo ad una trasmissione televisiva o ad una lezione universitaria di filosofia.
In particolare ieri sera si parlava di questo nuovo movimento, definito "quasi ascetico perché ti permette di raggiungere una dimensione ultraterrena, para-femminista, da contrapporre all'industra pornografica basata sul maschilismo": il post-porno.
Se vi state domandando, come ho fatto io, se chi pratica il post-porno fa sesso davanti alle telecamere, la risposta è sì. Ma se siete di quelli che non sanno andare oltre questo, se vi fermate solo all'atto puro e semplice della penetrazione, vuol dire che non siete sensibili quel tanto che basta per comprendere davvero la filosfia del post-porno. Sappiate dunque che siete ancora schiavi dell'industra del porno che non è nata con l'intento di liberare la sessualità degli individui, ma al contrario di imporre un modello basato sulla ricerca del piacere solo maschile, laddove la donna è solo un corpo (o meglio ancora, uno stereotipo: la studentessa, l'infermiera, la coniglietta) sempre perfetto e ansimante. Questi corpi esasperatamente sessualizzati, laddove gli attributi sia maschili che femminili sono portati all'estremo, hanno fatto sì che le povere persone normali si sentissero escluse ed emarginate. Ed è così che è nato il post-porno. La pornografia maschilista umilia le persone normali e queste si ribellano, mostrando al mondo intero com'è fatto il vero sesso, spronando la gente a diventare la pornostar ideale del proprio partner, inventando nuove forme di pornografia collettiva, condivisa e aperta a tutti. Un porno prêt-à-porter, un porno per tutti. C'è speranza, insomma.
Pensavate che fossero solo esibizionisti che, essendo stati scartati per girare porno tradizionali, si fossero arrangiati con telecamere casalinghe? Sbagliato. signore e signori! Questi sono dei rivoluzionari, questi sono eroi!
Grazie al post-porno il mondo sarà un posto migliore.

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