domenica 29 aprile 2012

Guardare e non toccare!

In questo periodo non esattamente felicissimo per me, ho riscoperto il piacere di spupazzarmi la mia chowchowina, Mei Li.
Lei non è proprio felice di questo (preferirebbe essere lasciata stare e al massimo salutata con stima e rispetto), ma essendo fondamentalmente buonissima si lascia fare di tutto limitandosi a grugnire in segno di disapprovazione (ebbene sì, fa il verso di un maialino... sarà per questo che i cinesi se la mangiano, questa razza?).
Il 25 Aprile l'ho portata in giro con me, in un centro molto affollato, per sfoggiarla e per farmi sentir dire da tutti i passanti "ohhh che beeellaaa!". Ok, dai, animalisti: adesso potete arricciare il nasino ed esclamare a gran voce "oh, ma lo vedi che sei solo una superficiale? Il cane va amato, non sfoggiato!". Dite tutto quel che volete, ma io ho un bel cane e, oltre ad amarlo alla follia, lo sfoggio pure! Tiè!
È stata una gioia poi vedere i bambini, anche piccolissimi, che si sporgevano dal passeggino per cercare di toccarle il pelo o le orecchie e sentire che la salutavano con "ciao leone!!!" . E allora ho pensato che la natura, a volte, è davvero cattiva: come si può, infatti, progettare cani così belli e così "coccolosi" e poi dare loro un carattere difficile che li rende avversi alle coccole? Perché con la Mei Li sono stata fortunata: pur essendo refrattaria alle carezze, non si ribella e le accetta rassegnata. Ma i VERI Chow, quelli con la C maiuscola, alla seconda carezza del padrone si scostano e, soprattutto, non accettano carezze da altre persone. Punto. Non ringhiano, non abbaiano. Si limitano a guardarti con la coda dell'occhio, cercando di calcolare il momento esatto in cui la tua mano arriverà a portata della loro bocca.
In questo la natura è stata davvero crudele. Provateci voi a non allungare la manine di fronte a questa meraviglia...



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