mercoledì 18 aprile 2012

Separati dal destino

Stamattina mi sono svegliata con una bella, bellissima, sorpresa. Sono una lettrice accanita di Vanity Fair, l'unico giornale cosiddetto "femminile" che valga la pena, a mio avviso, di essere letto in Italia; vuoi per i servizi accurati, vuoi per l'ampia gamma di argomenti trattati (si va dal cinema alla moda, dal gossip alla politica, dai servizi di denuncia alla letteratura e all'arte)... insomma, mi sento male se non riesco a leggere ogni settimana quella rivista. Il mio più grande sogno nel cassetto è quello di collaborare con Vanity. Quando dico a una persona che "dovrebbe finire sulla copertina di Vanity" le sto facendo il più grosso complimento che potrei farle!
E stamattina chi ci trovo in copertina? Alessandro. Del. Piero. L'uomo dei miei sogni. Appena quattro giorni fa parlavo di lui su questo blog e ora finisce sulla copertina della MIA rivista. E la lista delle coincidenze che mi legano a quest'uomo si allunga. L'ultima era stata la piacevole sopresa di sapere che il suo primogenito fosse nato nel mio stesso giorno di nascita. Potrei fare un elenco lunghissimo di tutte queste INCREDIBILI coincidenze, ma la verità è una e una soltano: eravamo nati per stare insieme ma un destino crudele (per me) ci ha separati. Ah, la vita!

Come dicevo giusto ieri ad un'amica, sto scoprendo adesso il gusto di ritornare adolescente. Tutto ritorna: "Titanic", Del Piero in copertina. Come se fosse il '98 e io dovessi fare l'esame di maturità. Allora il viaggio nel tempo esiste davvero!
Senza stare a scomodare Proust e le sue intermittenze del cuore, direi che è proprio una bella sensazione quella di rivivere emozioni che avevi sepolto in una parte di te stessa che credevi di aver dimenticato. D'altra parte è anche un sollievo pensare che non debba rifare l'esame di maturità.
Torno ragazzina e mi tuffo nella lettura sbavando un po' sul servizio fotografico. A quasi 40 anni ed a fine carriera, che figo che rimane il bell'Ale!
Toh, lettrici con un po' di gusto estetico, rifatevi gli occhi! Guardate lì che tartaruga!

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