sabato 14 aprile 2012

Hasta la "Bimba cattiva" siempre!

In questo periodo sto coltivando con amore, quasi fosse una piantina, la mia parte "bimba cattiva" perché ultimamente l'avevo un po' trascurata e stava rischiando di morire. Invece ho riscoperto da poco il piacere di essere tremenda.
Per qualche tempo lo avevo vissuto come un handicap: la bimba cattiva che mi impediva di essere equilibrata e serena. Invece è un'arma in più. È stata quella parte di me che mi ha salvata, sempre. È quella parte di me che non ha paura, che non teme di dare risposte scomode, che non si ferma davanti alle difficoltà, che punta i piedi per ottenere quello che vuole e che, se cade, si rialza con le lacrime agli occhi, tira su col naso e, col broncio, va avanti come e più di prima.
D'altronde, quando una ci nasce...
Avevo si e no tre anni e mio padre cercava di farmi parlare correttamente, senza influenze dialettali toscane. Io sentivo parlare i miei nonni che, come prevede il vernacolo pisano, tendevano a perdere la desinenza -re dell'infinito: "devo andà...", "devo fà...". Ecco, ogni volta che io dicevo, ad esempio, "devo andà!" mio padre mi correggeva stizzito dicendomi " ANDA...RE!". Io stavo zittina e facevo finta di nulla. Finchè un giorno lo sentii che parlava con un amico che era venuto a cena e si lasciò andare a un toscanismo pure lui, dicendo "questo dolce, lo devo finì!". Io mi alzai, davanti a tutti, (avevo tre anni eh!) andai vicina a mio padre e gli dissi ad alta voce "FINI...RE!". 
A 13 anni, ero in vacanza coi miei genitori e giocavo con gli amici a pallavolo in acqua. Eravamo giovani e spensierati, che male facevamo a giocare un po? C'era una signora, di quelle babbione antipatiche invidiose delle ragazzine, che non voleva che giocassimo... diceva che le arrivavano gli schizzi d'acqua in faccia.
Ogni volta che giocavamo ci prendeva a male parole e urlava "ora dico a Federico (il bagnino n.d.r.) di togliervi la palla! Se fossi Federico vi caccerei! Se fossi Federico vi bucherei quel maledetto pallone!" e io un bel giorno mi girai verso la babbiona e le urlai "E io, se fossi Federico, l'affogherei!!!". La vecchia per poco non cadde a terra per un colpo apoplettico, dopodiché si diresse immediatamente verso l'ombrellone dei miei, dove trovò mia madre che mi richiamò seduta stante lì vicino. Arrivai mentre la babbiona stava dicendo a mia madre "non avrei mai pensato che una bambina dall'aria tanto deliziosa potesse rivolgermi una risposta del genere!". Mia madre mi ordinò: "Michela, chiedi subito scusa!" (anche se la vedevo che se la rideva sotto i baffi). E io, dopo essere stata zitta per alcuni secondi, guardai la signora e le dissi "Le chiedo scusa, ma spero che affoghi lo stesso!". La bimba cattiva si spezza ma non si piega.
Questi sono giusto due dei tanti, tantissimi episodi in modalità "bimba cattiva". Sono stata una sciocca a pensare di volerla reprimere. È la cosa migliore che ho!

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