mercoledì 8 febbraio 2012

Capelli rosa per combattere il tempo che passa

C'è, per una donna, una condizione peggiore di quella di trovarsi invecchiata, ed è quella di essere "invecchiante", ovvero il momento di passaggio tra l'età adulta e quella senile, in cui una donna non si rassegna e combatte con ogni mezzo, lecito e illecito, per contrastare il tempo che passa. Ora, dato che per tutte non è uguale, non si può certo stabilire un'età esatta in cui la donna si trovi nella fase "invecchiante". Tuttavia, data l'esperienza maturata sul campo, avendo avuto a che fare con commesse, dottoresse, parrucchiere, fruttivendole, cassiere, avvocatesse, impiegate ecc... ho individuato tale momenti critico fra i 55 e i 70 anni (anche se per talune comincia molto prima e per talaltre non finisce mai).
Nello specifico la fase "invecchiante" comincia dai capelli. L'altro giorno ero al supermercato e sono passata vicino a una commessa, la cui età anagrafica oscillava intorno ai 55/60 anni, pettinata come un'adolescente in piena ribellione: testa rasata da una parte, capelli lunghi dall'altra. Sembrava appena uscita dal film "Uomini che odiano le donne"... e lasciatemi dire che hanno ben ragione a farlo se si conciano così! Ci sono quelle che a 70 anni suonati e coi capelli tutti bianchi si ostinano a portarli lunghi e sciolti sulle spalle come Romina Power negli anni '80.
Superata la prima tappa, la fase invecchiante si estende dai capelli a tutto il resto: sarà capitato a tutti voi di incontrare quelle che, se le vedi da dietro, sono bionde come Paris Hilton, vestite come Paris Hilton, coi tacchi di Paris Hilton, e quando si girano hanno la faccia di Margherita Hack.
In questa lista non si può evitare di menzionare coloro che fanno ampio uso della chirurgia estetica, tirando, riempiendo, modellando tutto ciò che col tempo cade, si svuota e perde forma, al punto che queste donne andrebbero rinchiuse con la camicia di forza nei manicomi insieme ai loro chirurghi.
Ma senza arrivare a casi così estremi, meritano una menzione d'onore quelle "sciure" che, a 55 anni suonati, coi mariti distratti che non le soddisfano più, decidono di farsi un tatuaggio (e di solito, il più gettonato, è una rosa su una tetta), rinnovano il look, comprano biancheria intima costosa e si iscrivono a un corso di ballo, in cui sperano di incontrare il simpatico trentenne che le faccia sentire ancora sessualmente appetibili.
Ci sono poi quelle che, magari sposatesi da molto giovani, decidono di fare a 60 anni ciò che non hanno fatto a 20/30/40 anni: ed eccole che le vedi mettersi le tute e le scarpe da ginnastica color confettino, leggere libri di Moccia, "innamorarsi" degli attori di vent'anni, andare ai concerti dei Modà e passare tutti i pomeriggi su Facebook a taggare le amiche.
Bè, che devo dirvi? Mi fanno tenerezza queste donne. Perché hai voglia di dire "a me non succederà mai". Ho detto questa frase troppe volte in passato e poi mi sono ritrovata a fare proprio quelle cose a cui avevo attribuito, presuntuosamente, il "mai". E allora sorrido ogni volta che ne incontro una  pensando a quando arriverà anche per me il momento di tingermi i capelli di rosa e di farmi un tatuaggio "molto ribbbelle" su una tetta. Sempre meglio avere i capelli rosa che i capelli bianchi!

2 commenti:

  1. [...] Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa da quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. [...]
    L. Pirandello, "L'Umorismo", 1908
    :)

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  2. Vedi, c'è sempre qualcuno che ne ha parlato prima di te...
    Nel mio caso, Pirandello, ci posso anche stare. :-))

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