venerdì 3 febbraio 2012

Omìni senza la U

Ultimamente non ho una grande fiducia nel confronti della popolazione maschile. Saranno le esperienze poco entusiasmanti, sarà la tendenza a voler vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, sarà che gli antidepressivi mi tolgono la depressione sì, ma mi aumentano il cinismo, ma ultimamente appena vedo un uomo provo un senso di fastidio di fondo e subito penso "sarà un bugiardo, traditore, infame come tutti gli altri". Ok, sono consapevole che il mio non sia propriamente un giudizio obiettivo, so che là fuori ci sono milioni di uomini che non tradiscono, che non mentono, che non manipolano, che non ingannano, che non umiliano. Ma certo, anche i fatti di cronaca che ultimamente hanno catturato l'attenzione di tutta Italia non aiutano ad aver fiducia negli uomini. Pensate alla povera Melania Rea. Che marito si era trovata! Che lui l'abbia ammazzata o meno, è comunque sicuro che la tradisse da tempo con diverse ragazze, la cui ultima in ordine di tempo era Ludovica. Due vittime, Melania e Ludovica, di un uomo bugiardo, narcisista, talmente pieno di sé ed egocentrico da non pensare nemmeno per un attimo al male che stava facendo ad entrambe. Perché certi uomini sono così, non c'è verso: pensano che la vita delle donne che si innamorano di loro sia nelle loro mani, pensano di poter fare tutto, di poter dire tutto, senza avere un minimo senso di colpa, senza mai fermarsi a pensare cosa davvero voglia dire giocare con la vita delle persone. 
Uomini che mentono e sono talmente imprigionati nella ragnatela delle loro stesse bugie che poi impazziscono e non sanno più come uscirne, uomini che, pur di salvare la faccia, sono disposti a negare l'evidenza, riuscendo così solo ad apparire ridicoli e patetici.
Schettino, l'ormai tristemente famoso Comandante della Costa Concordia, la nave naufragata all'Isola del Giglio, aveva un'amante, una ragazza moldava che lo seguiva ovunque, e che ora ha confessato di essere innamorata di lui. E lui cosa fa? Ovviamente nega tutto, dice che la ragazza era "solo un'amica, un'amica di tutti". E "solo un'amica" era anche Sabrina per Ivano, l' "Alain Delon" di Avetrana: lui con Sabrina aveva una relazione (lo provano tutti gli sms che i due si scambiavano) ma adesso Ivano dice che erano solo amici, che era lei ad avere per lui un'ossessione ed è perfino arrabbiato perché sostiene che Sabrina gli abbia "rovinato la vita" coinvolgendolo nelle indagini del delitto della cuginetta di lei, Sara, per la quale Sabrina è accusata (e ricordiamo che secondo gli inquirenti, Sabrina avrebbe ucciso Sara perché gelosa della ragazzina, sempre a causa di Ivano).
E poi ci sono quelli che considerano le donne come oggetti: uomini che iniziano a dirti "non metterti quel vestito, non tagliarti così i capelli, non metterti quel rossetto", e poi magari passano agli insulti, agli schiaffi, alle "punizioni" perché tu osi ribellarti, perché magari mostri di non gradire certe cose e lo dici a voce alta e allora sei "cattiva" ed è "colpa tua" se li costringi a trattarti così. E da lì, poi, se non sei in grado di liberarti da questa morsa, a volte arrivano alle violenze e ai soprusi, e nei casi più gravi all'omicidio.
Alla base di tutti questi comportamenti maschili, ci sono sempre e solo l'egoismo, l'egocentrismo e la totale mancanza di una coscienza. Per questi uomini le donne sono bambole nelle loro mani, e vorrebbero che, proprio come delle bambole, stessero zitte a farsi fare di tutto, inanimate, sempre sorridenti, sempre disponibili a giocare.
So che non si deve fare di tutta l'erba un fascio, ma in certi momenti, in questi momenti, ho l'impressione che, nella vita di ogni donna ci sia o ci sia stato in passato un uomo del genere e non posso fare a meno di pensare alle mamme di questi uomini, che spesso sono responsabili, perché avallano e giustificano i comportamenti dei loro figli, che vedono nelle donne (donne come loro) il vero nemico. Mamme che a loro volta sono probabilmente state vittime di padri padroni, in un circolo talmente vizioso che non si riesce più a capire chi sia il perseguitato e chi il persecutore. Ed è quindi alle mamme dei bambini di oggi che mi rivolgo: spezzate questo circolo vizioso e insegnate ai vostri figli che le donne non sono bambole e che devono essere rispettate, che non si gioca con la vita delle persone, che prendersi le responsabilità delle proprie azioni e saper ammettere i propri errori è la vera grande dote che distingue gli Uomini con U maiuscola, da quelli con la u così piccola da essere invisibile : omìni, omunculi, ometti.

2 commenti:

  1. C'è una regola fondamentale nella Sala di Psicomotricità che è questa: "Non si fa male e non ci si fa fare male".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh sì, è verissimo. Coloro che sanno esserci là fuori dei pervertiti psicopatici e si ostinano ad andare in giro con la minigonna inguinale, poi sanno di correre il rischio di essere violentate. Però poi in galera ci va quello che violenta (o almeno così dovrebbe essere, lasciando da parte le polemiche di questi giorni). Il fatto di essere consapevoli che bisogna imparare a difendersi e a "non farsi far male", come dici giustamente tu, non sposta di una virgola il problema: chi fa del male e si approfitta della debolezza altrui è il vero "carnefice", le alte sono vittime, ingenue e deboli quanto vuoi, talora anche stupide e credulone, ma pur sempre vittime.

      Elimina